La cambiale: breve guida a cosa è e come funziona

Guida alla cambiale: cos'è e come funziona questo titolo esecutivo

Trova I Migliori Prestiti Cambializzati

Clicca qui

La cambiale è un titolo di credito che garantisce, a chi la possiede, il diritto a ricevere un pagamento entro la data di scadenza e nel luogo che sono indicati sulla cambiale stessa.

Ads

La cambiale, il titolo esecutivo per eccellenza

In fase di erogazione di un prestito cambializzato, bisogna ovviamente compilare anche una o più cambiali, a seconda dei casi.

La compilazione della cambiale deve avvenire in ogni sua parte principale, ovvero:

  • luogo e data di emissione
  • importo (in cifre e in lettere)
  • data di scadenza
  • indicazione della dicitura “pagherò”
  • domiciliazione
  • dati del debitore
  • firma del debitore

Per maggiori informazioni, ti invitiamo a leggere il nostro approfondimento su come si compila una cambiale.

Cambiale come funziona: le tipologie

Esistono varie tipologie di cambiali, ognuna delle quali ha le sue caratteristiche uniche.

Cambiale tratta

La cambiale tratta è uno dei tipi di cambiale più diffusi in assoluto, nella quale ci sono 3 persone:

  • traente (cioè l’ordinante, il debitore);
  • trattario (cioè colui che riceve l’ordine di pagare, di solito una banca);
  • beneficiario (cioè chi ha diritto alla somma di denaro, il creditore).

Con la cambiale tratta, il debitore ordina al trattario (di solito una banca) di pagare una certa somma in favore del creditore.

Pagherò

Il pagherò è una forma di cambiale in cui ci sono due soggetti:

  • emittente (debitore, che è anche il pagatore);
  • beneficiario (creditore).

In questo caso, il debitore si impegna a pagare in favore del creditore una certa somma di denaro entro una data di scadenza futura (pagherò).

E’ la soluzione più usata dalle aziende che hanno bisogno di acquistare qualcosa oggi ma non hanno la liquidità necessaria per poterlo fare.

Leggi le differenze tra la cambiale tratta e il pagherò.

Cambiale finanziaria

La cambiale finanziaria è uno strumento che permette alle imprese di finanziarsi direttamente sul mercato a costi inferiori rispetto al credito bancario, coprendo temporanei fabbisogni di cassa. Regolamentata dalla legge n. 43 del 1994, richiede una serie di requisiti per la sua emissione.

Deve avere la denominazione di “cambiale finanziaria” nel titolo e la somma minima è di 50.000 euro.

Cambiale ipotecaria

La cambiale ipotecaria fornisce la garanzia al creditore di poter pignorare un immobile del debitore in caso di mancato pagamento.

È un’opzione utilizzata spesso da piccole e medie imprese che faticano a reperire liquidità a causa delle restrizioni bancarie.

Cambiale agraria

Le cambiali agrarie sono quelle sottoscritte da aziende agricole e hanno tutta una serie di vantaggi in termini di costi di gestione e possibilità di accesso a prestiti a tassi agevolati.

Questo strumento consente agli operatori del settore agricolo di ottenere un anticipo di capitale per coprire le spese di produzione.

Come si compila una cambiale?

A seconda del tipo di cambiale che si acquista, se cambiale tratta o pagherò, bisogna compilarla in un certo modo.

Tuttavia, capire come compilare una cambiale è una cosa molto semplice e basta leggere le chiare indicazioni presenti sulla cambiale stessa.

I dati fondamentali che una cambiale deve sempre contenere sono:

  • Data e luogo di emissione
  • Importo in cifre e lettere
  • Nome del beneficiario (AL)
  • Firma del compilatore, che varia a seconda se si tratta di un pagherò (firmato dall’emittente) o di una tratta (firmato dal traente)
  • Informazioni sul debitore (nome, cognome, data e luogo di nascita, codice fiscale, indirizzo di residenza o domicilio)
  • Luogo e indirizzo di domiciliazione per il pagamento, di solito una banca
  • Scadenze della cambiale
  • Specificazione se si tratta di un pagherò o di una tratta

Se uno di questi elementi è mancante, si parla di cambiale in bianco.

Come si paga una cambiale

Il pagamento di una cambiale deve avvenire sempre alla sua scadenza, generalmente presso una banca.

La scadenza di una cambiale si può determinare in quattro modi:

  • A vista: pagamento al momento della presentazione al debitore e comunque entro l’anno della data di emissione.
  • A giorno fisso: la data di pagamento è specificata sulla cambiale.
  • A certo tempo data: pagamento dopo un periodo di tempo stabilito dalla data di emissione (es. “A 90 giorni pagherò…”).
  • A certo tempo vista: (solo per la cambiale tratta) il pagamento avviene entro un periodo di tempo specificato dalla data di accettazione della tratta (es. “A 45 giorni vista pagherete…”).

Costo di una cambiale

Quanto costa l’emissione di una cambiale?

Sia la cambiale tratta che il pagherò richiedono il pagamento di una marca da bollo, il cui calcolo corretto è fondamentale per mantenere il valore della cambiale.

L’imposta viene pagata tramite un contrassegno telematico adesivo acquistato presso tabaccherie autorizzate.

Il valore del bollo queste regole (tutti gli importi sono calcolati sul valore della cambiale):

  • Cambiali emesse e pagabili in Italia: 12 per mille
  • Cambiali emesse verso aziende di credito: 11 per mille
  • Cambiali emesse in Italia e pagabili all’estero: 9 per mille

Se non viene pagato il bollo, la cambiale rimane comunque valida MA non è esecutiva, cioè il creditore non può ottenere il pignoramento dei beni del debitore.

Tipo di Cambiale Bollo
Cambiali emesse e pagabili in Italia 12 per mille
Cambiali emesse verso aziende di credito 11 per mille
Cambiali emesse in Italia e pagabili all’estero 9 per mille

Ecco un esempio dell’importo di un calcolo bollo cambiale su un titolo del valore di 2.000€.

Tipo di Cambiale Bollo Importo del Bollo
Cambiali emesse e pagabili in Italia 12 per mille €24
Cambiali emesse verso aziende di credito 11 per mille €22
Cambiali emesse in Italia e pagabili all’estero 9 per mille €18

Difficoltà nel pagare una cambiale, come comportarsi

Abbiamo detto che è fondamentale pagare una cambiale alla scadenza, senza ritardi (al massimo entro 2 giorni dalla scadenza).

Se non riesci a pagare una cambiale e si hanno difficoltà, si rischia grosso.

Non pagare una cambiale alla scadenza è una cosa che bisognerebbe sempre evitare, considerando che si tratta di un titolo esecutivo.

Questa caratteristica consente al creditore di procedere direttamente con il pignoramento di beni immobili, stipendi, conto corrente ecc. per il recupero del credito senza necessità di un intervento del tribunale.

La legge prevede che si hanno fino a 2 giorni oltre la data di scadenza per pagare una cambiale. Se non si paga e sono trascorsi i due giorni, le conseguenze sono principalmente due:

  • protesto
  • pignoramento

Il protesto della cambiale: atto in cui un pubblico ufficiale, come un notaio o un ufficiale giudiziario, attesta il mancato pagamento o la mancata accettazione della cambiale. Questo processo è noto come levata di protesto.

Se la cambiale non viene pagata dopo la scadenza, il creditore invia un atto di precetto, che rappresenta un ultimo avviso di pagamento entro dieci giorni.

Se anche questi dieci giorni passano e il debitore non paga, dall’undicesimo giorno si può procedere al pignoramento.

Un’altra conseguenza del mancato pagamento di una cambiale è il protesto del debitore: si tratta di un atto notificato da un notaio che conferma il mancato pagamento della cambiale e che viene registrato nel registro dei protesti.

Una volta finito nel registro dei cattivi pagatori, diventa difficile ottenere dei prestiti (anche dei prestiti con cambiali) perché non si possono più emettere cambiali né firmare assegni fino alla risoluzione del protesto, cioè 5 anni dalla pubblicazione.

Leggi anche la differenza tra cattivi pagatori, protestati e pignorati.

Cancellazione del Protesto

Se una cambiale protestata viene pagata entro 12 mesi dal protesto, è possibile richiedere la cancellazione del protesto dal Registro Informatico presso l’Ufficio della Camera di Commercio territorialmente competente.

Se la richiesta è corretta, il protesto viene cancellato entro 20 giorni.

Per richiedere la cancellazione, è necessario presentare:

  • la domanda alla Camera di Commercio;
  • la marca da bollo;
  • la cambiale originale con ricevuta di pagamento o dichiarazione di pagamento del creditore;
  • l’atto di protesto;
  • il documento d’identità e il codice fiscale del creditore;
  • una fotocopia del documento d’identità del protestato;
  • la ricevuta del pagamento dei diritti di segreteria di 8 euro per ogni protesto da cancellare.

Se il pagamento della cambiale avviene oltre 12 mesi dal protesto, non è possibile invece cancellare direttamente il protesto.

Occorre in questo caso fare domanda al Presidente del Tribunale per la riabilitazione, fornendo documenti che provano il saldo del debito.

Se si ottiene il decreto di riabilitazione, è possibile procedere con la richiesta di cancellazione presso la Camera di Commercio, fornendo una copia del decreto.

In ogni caso, il protesto di una cambiale decade automaticamente dopo 5 anni dalla sua pubblicazione. Dopo 60 mesi, il nome del protestato viene rimosso dal Registro informatico dei protesti, anche se la cambiale non è stata pagata.

Alcuni numeri sulla diffusione delle cambiali

E’ interessante notare come nel corso di questi ultimi anni siano sempre di più le persone che fanno ricorso a questo titolo di credito per saldare dei debiti con le banche o con le finanziarie, oppure che le firmano per poter avere accesso ad un prestito con cambiali.

Preventivo GRATIS e Senza Impegno

Chiedi Preventivo in 1 Minuto »

Ecco alcuni numeri interessanti:

  • Dal 2009 al 2011 c’è stata una crescita del 40% di cambiali firmate per ottenere o garantire dei prestiti;
  • dal 2010 al 2011 sono state emesse circa 530.000 marche da bollo (per saperne di più ti invitiamo a leggere la nostra pagina sul bollo delle cambiali);
  • nel 2012 sono state emesse circa 550.000 cambiali;
  • dal 2011 al 2012 è sceso l’importo totale delle cambiali emesse, da 140 milioni a 135 milioni.

Leave a Reply